Sabato, 10 Novembre 2012 15:05

Un oratorio alpestre

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Oggi voglio presentarvi il rilievo radiestesico di un piccolo oratorio alpestre. In questo caso, per rispetto del particolare luogo in cui sorge, non ne menzionerò il nome nè l'esatta collocazione.

Sorge a circa 900 mt. di altitudine e si raggiunge solo attraverso una interminabile mulattiera. Le origini risalirebbero al XIV secolo, quando l’alpeggio fu raggiunto da alcune famiglie originarie della vallata antistante.  Inizialmente si edificò solamente una semplice cappella.  La data di edificazione del primo oratorio invece, corrispondente alla porzione in cui ancora oggi è localizzato l’altare, è il 1728. L’oratorio fu dedicato a San Giuseppe.

 

 

Nel 1869 fu aggiunta la sacrestia e poco dopo l’alloggio per il sacerdote-eremita. Il campanile fu eretto nel 1884. Infine nel 1969 fu completamente rifatto il muraglione del sagrato.

La crescente devozione trasformò nell’Ottocento l’oratorio in un luogo di culto mariano, tanto che  oggi è noto come «Madonna Delle Grazie di [omissis]», più che con il nome della sua dedicazione originaria. L’oratorio ha dispensato numerosi prodigi fin dalla sua edificazione. Inoltre é protagonista di un fatto miracoloso durante la II Guerra Mondiale, quando l'alpeggio viene bombardato, ma l'edificio si salva. Oggi è mèta di una sentita processione che si svolge ogni anno nella quarta domenica di luglio.

Tre vene d'acqua e una sincronica "minore" incrociano sotto l'edificio. Di particolare rilevanza è l'ingresso. Poichè l'oratorio è costruito su un pendio, è necessario salire sei gradini per raggiungere la soglia. Tali gradini sono attentamente calibrati per funzionare da "percorso di avvicinamento" al sacro.

L'edificio è orientato sulla perfetta direzione equinoziale del sole, che ne illumina la facciata al suo sorgere.

 

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Francesco Teruggi

Scrittore e giornalista pubblicista. Direttore delle collane "Malachite" e "Topazio" presso Giuliano Ladolfi Editore. Autore del saggio divulgativo "Il Graal e La Dea" (2012), del travel book "Deen Thaang - Il viaggiatore" (2014), co-autore del saggio "Mai Vivi Mai Morti" (2015), autore del saggio "La Testa e la Spada. Studi sull'Ordine dei Cavalieri di San Giovanni" (2017), co-autore del saggio storico "Il Filo del Cielo" (2019) pubblicato in edizione italiana e in edizione francese. Presidente dell'Associazione Culturale TRIASUNT. Responsabile Culturale S.O.G.IT. Verbania (Opera di Soccorso dell'Ordine di San Giovanni in Italia).

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