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Sabato, 10 Novembre 2012 15:14

Analisi vibrazionale dei luoghi(1): what? why? where? when?

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Senza trascurare gli studi storici, astronomici, archeologici, filologici, per capire in tutto il suo splendore un luogo sacro occorre anche saperne individuare gli aspetti energetici. Bisogna insomma riuscire a comprenderne le dinamiche vibrazionali, a decodificare il funzionamento della "macchina vibrazionale". Questo è ciò che mi propongo di fare ogni volta che studio un "luogo alto".

 

 

Ma cosa si intende per "energia" quando si studiano i luoghi sacri? Cito la migliore definizione in cui mi sono imbattuto, tratta dal blog CuriamoAtlantide :

"Oltre all’energia densa, che si studia in fisica (es. le onde elettromagnetiche, la radioattività), a seguito di esperienze e ricerche condotte sin dall’antichità in tutto il mondo, si ritiene che esista in tutti i sistemi viventi, e anche nell’uomo, una forma di energia sottile (nel caso dei viventi si definisce bioenergia), che ha diretta influenza, oltre che sul corpo fisico, anche sugli stati di coscienza, le emozioni e i pensieri.
L’energia sottile in questo ambito è quindi anche definibile come un complesso di informazioni dei sistemi biologici (da qui la definizione di bioenergia). In caso di materia non vivente sul piano fisico (es. il mondo minerale) si parla semplicemente di energia sottile.
Non esistono allo stato attuale strumenti fisici per la misura dell’energia sottile, gli unici rivelatori disponibili sono gli esseri viventi, che, attraverso il loro sistema energetico, possono percepirla".

Procedendo, tre sono le "energie" che si manifestano nel campo "sottile": cosmica, tellurica e "di equilibrio". Un luogo sacro è veramente tale solo se è stato progettato, oppure se esiste - in conformità alla tripartizione delle energie.

L'impianto tellurico di un luogo sacro consente di convogliare e dirigere, secondo gli scopi che il costruttore ha prefissato, le armoniche vibrazionali grezze provenienti dal basso, dal terreno. Sono quelle in genere prodotte da scorrimenti d'acqua sotterranei, griglie elettromagnetiche planetarie, faglie e falde acquifere, flussi di energia cosmica riflessa (linee sincroniche e/o ley-lines).

L'impianto cosmoenergetico di un luogo sacro è l'equivalente di quello tellurico, ma calibrato per interagire con le armoniche vibrazionali grezze provenienti dal cielo, dall'alto: reticoli, flussi canalizzati, emissioni particolari.

L'elemento equilibrante è... l'edificio stesso o - meglio - la sua architettura, attentamente valutata e concepita per utilizzare, modificare, trasformare le armoniche cosmo-telluriche. Forme, colori, dimensioni, proporzioni in un luogo sacro sono SEMPRE frutto di una conoscenza puntuale e di una volontà precisa.

Ma ciò non basta. Penetrare il mistero di un luogo sacro è un percorso lungo e difficile.

...CONTINUA...

 

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Francesco Teruggi

Scrittore e giornalista pubblicista. Direttore delle collane "Malachite" e "Topazio" presso Giuliano Ladolfi Editore. Autore del saggio divulgativo "Il Graal e La Dea" (2012), del travel book "Deen Thaang - Il viaggiatore" (2014), co-autore del saggio "Mai Vivi Mai Morti" (2015), autore del saggio "La Testa e la Spada. Studi sull'Ordine dei Cavalieri di San Giovanni" (2017), co-autore del saggio storico "Il Filo del Cielo" (2019) pubblicato in edizione italiana e in edizione francese. Presidente dell'Associazione Culturale TRIASUNT. Responsabile Culturale S.O.G.IT. Verbania (Opera di Soccorso dell'Ordine di San Giovanni in Italia).

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