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La gloria della tentazione
La gloria di cui gode colui che si rende partecipe dell'Infinito a ogni strato e livello degli eoni dell'essenza, percorrendo le possibilità del tempo, del modo e della forma, pur se rallentato nelle dimensioni di questa esistenza, può rendersi talvolta manifesta a chi, pur potendo, se ne esclude quanto a chi pur volendo ne è escluso. Si condensa allora visibile quale fuoco increato, puro e primorde, abbacinante nel suo fulgore, sopra il suo amato che lo alimenta, come un faro sulle rocce tra le nebbie.
Taj Mahal: Tomba o tempio vedico? - quarta parte
In questo ultimo post concludiamo l'indagine sul Taj Mahal e sull'ipotesi della sua origine Indù, anche con l'ausilio della radioestesia.
Analizziamo l'architettura del Taj.
Il Taj è ottagonale. La forma ottagonale è importante per l'Islam ma ha un valore speciale sorpattutto per l'induismo nell'architettura. Otto sono le direzioni astronomiche fondamentali e a ognuna presiede una “guardia”. Le altre due direzioni sono rappresentate dal basamento che indica la terra e dal pinnacolo che indica il cielo. Le dieci direzioni sono così sempre presenti nelle architetture induiste, raffigurate con forme ottagonali inserite tra basamenti e pinnacoli.
Il gesto di potenza del Buddha
Una delle più incredibili e misteriose immagini in cui mi sono imbattuto in Oriente, è quella venerata nei paesi indocinesi come il Buddha che chiama la terra a testimoniare”.
E' una iconografia diversa da quella usuale del “mudra” che porta lo stesso nome.
In questa particolare raffigurazione dai forti influssi khmer, infatti, l'arte buddhista è riuscita a condensare il tremendo atto di potere con cui Siddharta giunse all'Illuminazione.
Ne riporta una dettagliata descrizione il poema del Buddhacharita, opera – si ritiene – del leggendario Asvaghosa.
Nel canto XII del poema, Siddharta, stremato dagli innumerevoli e vani tentativi di sfuggire al male e al dolore, realizza infine che la via per giungere all'illuminazione è un'altra.
Basler Munster, il duomo di Basel
In primavera sono passato da Basel, Basilea, nella Svizzera francofona e mi sono imbattuto nella sua cattedrale romanico-gotica, Basel Minster o Basler Munster: un tripudio di simbologie potenti e misteriose , di bi-skel, triskel, quadri-skel, penta-skel e complesse forme frattali.
Sul pavimento... il dragone, la Wuivre, il segno delle energie oscure della madre terra.
Tra le sue poderose mura è sepolto Erasmus Von Rotterdam.
Analisi vibrazionale dei luoghi(2): come cominciò tutto?
Mi sono sempre chiesto come l'uomo primordiale, una volta sceso dagli alberi, sia giunto a capire l'esistenza di un "oltre" e a comprendere che esistevano luoghi più adatti di altri per approfondirne la conoscenza.
Immaginiamo un ominide peloso, una scimmia, che scopre di avere maggiori possibilità di sopravvivenza se rimane alzato sulle due zampe posteriori. Dopo migliaia di anni, questa postura ne modificherà per sempre le caratteristiche fisiche, a partire dalla testa, che cambia forma per accogliere un cervello più ampio ed evoluto. Dapprima usa solo i quattro arti, poi comincia a specializzarsi e si serve di sassi e rami, raccolti lì per lì, come strumenti. Dopodichè, il suo intelletto ormai evoluto, gli suggerisce che può lavorare quegli utensili e migliorarli.
Analisi vibrazionale dei luoghi(1): what? why? where? when?
Senza trascurare gli studi storici, astronomici, archeologici, filologici, per capire in tutto il suo splendore un luogo sacro occorre anche saperne individuare gli aspetti energetici. Bisogna insomma riuscire a comprenderne le dinamiche vibrazionali, a decodificare il funzionamento della "macchina vibrazionale". Questo è ciò che mi propongo di fare ogni volta che studio un "luogo alto".